Per ritenzione urinaria si intende l’incapacità di svuotare in toto o in parte la vescica urinaria
Questa condizione può verificarsi per una disfunzione a carico del muscolo detrusore della vescica e/o ad un’alterata funzione uretrale durante la fase di svuotamento della vescica stessa.
Secondo l’International Continence Society – ICS – la funzione alterata dell’uretra “può essere dovuta a
- ostruzione secondaria
- ipertrofia prostatica
- alterazione anatomica come nell’ipertrofia prostatica
- stenosi uretrale
Lo svuotamento disfunzionale della vescica per una mancata coordinazione tra muscolatura detrusoriale e sfinterica e durante lo svuotamento volontario, può determinare i seguenti sintomi:
- pollacchiuria (urinare frequentemente) sia di giorno che di notte
- getto ipovalido
- difficoltà ad iniziare a urinare
- necessità di spingere per urinare
- peso sovrapubico
- sensazione di non aver svuotato completamente la vescica
- infezioni ricorrenti delle vie urinarie
- ritenzione urinaria acuta e cronica.
COME RISOLVERE IL PROBLEMA?
In caso di ritenzione urinaria ciò che va evitato è la sovradistensione della vescica e/o l’eccessivo ristagno di urina che potrebbe favorire l’insorgenza di infezioni e non solo. Per raggiungere questo obiettivo sicuramente utile è l’autocateterismo intermittente.
La rieducazione/ginnastica del pavimento pelvico può essere necessario per imparare a rilasciare volontariamente la muscolatura coinvolta nel meccanismo della minzione